IL GIUSTO VIVRA' PER FEDE
L’ apostolo Paolo, prima di concludere la seconda epistola ai Corinzi, esorta i fedeli dicendo: “Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede”. (II Corinzi 13:5)
Spinto dalla responsabilità, parlò ai Corinzi con chiarezza. Essere nella fede significa vedere la manifestazione del Cristo nella propria vita, avere relazione col Padre come ce l’aveva Gesù, fare la volontà di Colui che chiama alla superna vocazione; nutrire gli stessi sentimenti che furono in Gesù, possedere lo Spirito di Cristo… (Romani 8:9). Se portiamo il nome di figli di Dio, la nostra vita deve essere conforme alla Sua Volontà. Come popolo di Dio dobbiamo tenere alta la testimonianza della fede, che porta a distinguerci fra tutti. In ogni tempo Dio ha ricercato la fedeltà nei Suoi figliuoli. Quando Israele lo abbandonava per adorare altri dei, come Baal e Astarte, Egli mandava i Suoi profeti per riportare il popolo a Sé: l’unico vero Dio.
Certo chi ama il Signore non può non avere il cuore puro, una buona coscienza e una fede non finta, (I Timoteo 1:5), che porta il credente ad avere, giorno dopo giorno,una chiara visione per continuare il cammino fino al ritorno di Gesù.
In questi ultimi tempi non sono tante le insidie che cercano di ostacolare la vita del fedele:apatia, formalismo, false dottrine. E’ necessario, pertanto, esaminare ogni giorno se stessi per vedere se si ha ancora la fede. Quando Gesù tornerà, vorrà trovarla nel cuore. Egli, nella parabola del giudice iniquo, conclude con queste parole: “Quando il Figliuol dell’uomo verrà, troverà egli la fede sulla terra?”.
Noi preghiamo e desideriamo che Egli ci giustifichi e risponda alle nostre suppliche; ma stiamo onorando il Signore col nostro cammino di fede? C’è un popolo eletto che grida giorno e notte e che riceve pronte risposte alle suppliche. Molti invece chiedono e non ricevono, perché non chiedono col cuore puro.
Chi ha fede in Dio sa presentarsi al Signore col cuore sincero e sicuro che Iddio ascolta e provvede. Nella parabola di Lazzaro raccontata da Gesù, notiamo che il medesimo Lazzaro il cui nome significava “fiducia in Dio”, era molto povero ma divenne molto ricco nel Regno dei Cieli. Chi ha fede in Dio, dunque sa che per ciò che perde in questa vita, avrà guadagnato nel cielo. Il giusto vivrà per fede; se si ritrae, dice il Signore, “l’anima mia non lo gradisce”. Noi non vogliamo essere di quelli che si ritraggono indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per salvare l’anima. (Ebrei 10:38-39)
Daniele Gemelli